L’urgenza per Lisa Martini è la necessità di risolvere le problematiche del presente per un futuro migliore
Per Scighera Studio l’autrice Lisa Martini, insieme a Carlotta Stracchi Villa, sviluppa il progetto fotografico Frammenti Urbani che sarà esposto nel porticato di Palazzo Estense.
L’autrice, ad Insight Foto Festival, porta un progetto che ha l’intento di cogliere gli elementi distintivi di Varese, trasmettendo al pubblico una visione autentica e ricca della città, contribuendo così a rafforzare il legame comunitario e a valorizzare l’identità locale.
I suoi progetti raccontano storie di vita quotidiana attraverso temi ricorrenti come i ricordi e le relazioni, la bellezza nascosta e la magia degli oggetti.
L’abbiamo incontrata, a pochi giorni dall’inizio del festival, per farci raccontare come nascono i suoi progetti e abbiamo scoperto quanto per lei la fotografia sia ancora il mezzo dell’immediatezza e della mediazione.
Come nascono i tuoi progetti fotografici, quali sono il processo e le tue fonti di ispirazione?
I miei progetti nascono dall’osservazione di alcune realtà o dinamiche del quotidiano, mi faccio guidare dalle fascinazioni e da elementi che mi interessano in modo ricorrente. In genere parto da esperienze individuali per cercare di toccare poi tematiche che appartengono alla collettività.
Fotografo sempre in analogico, e spesso rielaboro poi le immagini sviluppando soluzioni installative o aggiungendo altri livelli come testi scritti o tracce audio.
Gli artisti da cui sono maggiormente influenzata sono Maisie Cousins, Lina Scheynius e Luigi.
Che cos’è per te urgente?
Urgente è per me sinonimo di ritardo, della necessità impellente di risolvere le problematiche del presente in vista di un futuro migliore.
Il futuro è fatto dagli abitanti del domani, e quello che considero urgente nella mia quotidianità è la costruzione di una vivibilità migliore per la mia generazione e per tutte quelle che si susseguiranno.
Nel mio lavoro di artista, cerco di raccontare delle storie che parlino di oggi ma anche del domani, e di creare degli spazi per una sensibilità condivisa.
E come il mezzo fotografico può raccontare questo tema?
La fotografia è ancora il mezzo dell’immediatezza, sia in termini di velocità delle possibilità tecnologiche, sia in termini di comprensione da parte di una larga fetta di pubblico.
Ma può anche essere lo strumento per una meditazione, per concentrarsi su di un’immagine fissa e permettersi una pausa di un momento, una riflessione più intima.