Camilla Miliani: oltre l’apparenza superficiale delle cose grazie alla fotografia

Camilla Miliani è una giovane fotografa italiana. Fin da piccola sente il bisogno di esplorare il mondo al di là del mare. La fotografia è il suo lascia passare per l’evasione.

Difettosa è il progetto fotografico che esporrà ad INSIGHT Foto Festival nella sede di Varese Vive. Il lavoro  indaga una malattia incomprensibile e lo fa in modo metaforico, in un’atmosfera surreale ed enigmatica. 

La sua fotografia va oltre l’apparenza superficiale delle cose e rivela il suo punto di vista. 

 

Camilla Miliani
Come nascono i tuoi progetti fotografici, qual è il processo?

I miei progetti fotografici nascono dal costante bisogno di rispondere alle domande che mi pongo quotidianamente. La curiosità è complice di un meccanismo che, attraverso gli occhi, ricerca la verità (al di fuori e dentro di me).

Personalmente spazio tra i generi fotografici senza pormi dei limiti, uso l’immenso potere della fotografia per andare oltre l’apparenza superficiale delle cose.

Quando c’è una qualsiasi idea o situazione che mi attrae psicologicamente indago attraverso il mezzo fotografico, rivelando il mio punto di vista.

Quali sono le tue fonti di ispirazione? 

La mia fonte inesauribile di ispirazione è la curiosità.

Ogni dettaglio, apparentemente inutile, si può trasformare in un’idea brillante.

Inoltre, una vasta cultura fotografica, e non solo, mi aiuta a capire ciò da cui sono più attratta, artisticamente e stilisticamente parlando.

 

Camilla Miliani, Difettosa
Che cos’è per te l’identità?

L’identità di una persona è ciò che la definisce.

Ogni nostra sfaccettatura ci appartiene e ci rende ciò che siamo sia individualmente che in relazione con gli altri. Siamo noi a creare la nostra identità e tutti dovrebbero farlo senza condizionamenti alcuni.

Camilla Miliani, Difettosa
E come il mezzo fotografico può raccontarla?

Ogni progetto fotografico parla in qualche modo dell’artista.

L’immagine è il riflesso dell’autore: se mettiamo dieci fotografi davanti alla solita scena noteremo che le dieci immagini prodotte saranno l’una diversa dall’altra. Questo avviene perché durante l’atto dello scatto l’autore prende delle decisioni dettate dalla propria indole.

L’immagine che il fotografo produce racconta di lui, molto più del suo stesso ritratto.

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