Sara Barcaroli dopo i suoi studi di Architettura a ‘La Sapienza’ e di fotografia a ‘La scuola romana di fotografia’ si trasferisce a Parigi dove vive e lavora.
Nel 2018 inizia i suoi progetti personali concentrandosi sulle questioni di genere e le teorie femministe in relazione alle tecnologie delle società contemporanee.
Il suo ultimo lavoro ‘Paradigma’ è stato preselezionato al Foam Talent Call 2019.
Nel 2020 è stato nella short-list dell’Athens Photo Festival 2020.
Nel 2021 è stato selezionato al Rotterdam Photo Festival e come ‘Colpo di fulmine’ della giuria della Bourse du Talent 2021 in Francia, nel 2022 preselezionato dal Festival de Hyères e dall’Athens Photo Festival.
‘Paradigma’ è stato proiettato durante la settimana di apertura del Festival di Arles nella Cappella de la Charité e alla Fondation Manuel Rivera-Ortiz.
Paradigma
«Il cyborg é una creatura in un mondo post-genere» dice la filosofa Donna Haraway nel suo saggio cyborg-femminista del 1986.
Uomo/donna, se stessi/l’altro, mente/corpo, intero/parte;
La teoria del cyborg post-genere ci interroga sul dualismo della società occidentale, decostruendo identità, categorie, relazioni e spazi. Il dualismo è alla base di tutte le pratiche dei sistemi di dominazione sulle donne, sulle persone di colore, sui lavoratori e sulla natura.
Il corpo è complesso, multiplo e non può coincidere con le categorie binarie di genere.
‘Paradigma’ associa ritratti di persone non binarie del mondo queer parigino a paesaggi che rappresentano la trasformazione, la transizione e il divenire.
Queste immagini sono delle proposte per poter immaginare una nuova umanità.
Ogni ritratto non è stato per me solo un incontro con la persona ma anche l’occasione di uno scambio e di riflessioni importanti sul funzionamento della nostra società.
‘Paradigma’ è il risultato di un’indagine personale e un processo di decostruzione verso una visione fluida del mondo.
