Beatrice Orsini (1976) approda alla scrittura con la silloge poetica “Anche l’acqua ha sete” edita per Controluna nel 2018, cui hanno fatto seguito pubblicazioni su diverse antologie poetiche.
Successivamente, inizia a dedicarsi parallelamente a una ricerca con il mezzo fotografico, centrato sull’autoscatto, in cui indaga il corpo in situazioni performative
Dal 2020 prende avvio un percorso più strettamente performativo con azioni dal vivo.
Performance LE PAROLE NON HANNO UN POSTO E NON DICONO NULLA
Se si prende il libro come un corpo intero, a sé stante, in grado di comunicare e offrire un significato, le singole pagine si trovano a perdere qualunque potere comunicativo, trasformandosi in un arcipelago di parole non più concatenate tra di loro, portatrici di messaggi indecifrabili.
La performance punta a rendere intellegibile e tangibile il limite intrinseco di ogni forma di discorso o, per meglio dire, la sua ambiguità strutturale.
Ciò che si mette in campo è una porzione di parola: a chi la riceve il compito di significarla.
