Giovanni Mantovani (Manerbio, 1976) vive e lavora a Brescia. Si laurea in Arti Visive – indirizzo Fotografia – presso la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia. Nel 2013 approfondisce gli studi sull’immagine contemporanea presso FMAV di Modena. Partecipa a diverse mostre collettive. Nel 2010 è finalista al Premio di Arti Visive San Fedele presso la Galleria San Fedele di Milano. Nel 2011 partecipa a NF01/Passages a cura di Eleonora Charans presso la Galleria UCAI di Brescia. Nel 2012 vince il Premio Combat per la sezione fotografia. Nel 2013 partecipa a Contemplative a cura di Giovanna Silva e Stefano Graziani presso il PAC di Milano. Nel 2015, con il collettivo Rauben Project, partecipa alla residenza d’artista organizzata dalla galleria Sonnestube di Lugano curata da Regaida Comensoli. Nel 2016 partecipa al circuito off di Fotografia Europea a Reggio Emilia, con il progetto Posto fisso presso lo spazio espositivo ex-ACI e nel 2020 al progetto multimediale aperto Nello Spazio Fa Freddo.
Vìte ['vite] (2014-on going)
Questo lavoro ha la funzione di catalogare attraverso la fotografia oggetti che involontariamente incontro per strada, nello specifico le viti che nel tempo ho trovato per terra. Mi affascina l’idea che questi oggetti caduti a terra un tempo tenevano unite cose differenti che ora sono irreparabilmente separate. Ho cercato di fotografarle così come sono, mantenendo la dimensione originale. Il fondo su cui ho appoggiato la vite è un cartoncino solcato da segni casuali tracciati da un taglierino e rimarca la casualità dei ritrovamenti. Il progetto è work-in-progress e l’obiettivo finale è di raggiungere il peso che avevo alla mia nascita: 2650 g.