Ilaria Sagaria è una fotografa e artista visiva campana. Ha lavorato come fotografa tra Napoli e Monaco di Baviera e attualmente come docente di fotografia e grafica a Milano.
Il suo lavoro parte da un accurato studio del passato per restituire un immaginario complesso e stratificato del mondo interiore e dei sentimenti, con particolare attenzione ai significati sociali e psicologici. La sua poetica, intimista e visionaria, è densa di simbologie e di rimandi artistici, che uniscono passato e presente, generando visioni insolite e inaspettate.
Le sue opere sono state esposte in Gallerie d’arte e Musei, sia in Italia che all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti e pubblicazioni. Nel 2021 ha esposto con una personale all’interno delle Gallerie degli Uffizi; ove, su invito, è tornata nel 2023 con una donazione al Museo di una sua opera, destinata alla Collezione contemporanea permanente degli autoritratti. La fotografia la rende felice.
Crisalidi
Da quando lavoro come insegnante mi sono trovata catapultata in un mondo inaspettato e, giorno dopo giorno, ho iniziato a guardare la fanciullezza con occhi diversi. Sin dall’antichità l’essere umano è stato affascinato dal mistero della metamorfosi, come un messaggio mai decifrato. Nel mondo degli insetti la crisalide rappresenta lo stadio ninfale delle farfalle che subiscono una metamorfosi; in psicologia invece essa sottintende le infinite potenzialità dell’essere nelle fasi delle sue trasformazioni.
All’interno di una dimensione poetica e psicologica del cambiamento, l’intimità diviene sconfinamento sensoriale: la nostra mente si trova coinvolta in una dimensione pseudoscientifica dove incantesimo e realtà si sovrappongono. In un mondo sempre più ferocemente e apparentemente invulnerabile, ho cercato di dare forma a quella fragilità esistenziale – pura e disincantata- che chiede solo di essere ascoltata e accolta con urgenza.
