Madiai Giulia

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Giulia Madiai (1989) si laurea nel 2013 in Fotografia e Arti Visive presso la LABA (Libera Accademia di Belle Arti) di Firenze. Dal 2017 lavora come fotografa freelance, collaborando con importanti aziende di moda. Scatta fotografie fin dai tempi delle superiori, quando scopre e si innamora del mezzo fotografico come unico strumento per conoscere se stessa e il mondo circostante.

Dalla fine del 2022 sviluppa Road to Black, finalista in importanti competizioni come il Premio Marco Bastianelli per il miglior libro fotografico, il Festival 10×10 – Fotofabbrica Prize, il Gomma Black & White Awards e l’Athens Photo Festival – Exhibition Program. Il progetto si classifica terzo al PhEST-Open Call DREAM e viene esposto al Museo Cambio di Castelfiorentino nell’ambito del Premio Raccont’Arti per Fotografia Contemporanea.

giuliamadiai.com

@madiaigiulia

Road to Black (2023)

Cosa accade quando il sistema di indagini e informazioni vacilla e teorie non comprovate si trasformano in una pista concreta? Da sempre, l’archetipo del Diavolo e il fenomeno del satanismo vengono usati per spiegare eventi privi di fondamento, sfruttando l’antica paura dell’uomo per l’ignoto. Così, il sospetto si espande e si trasforma in arma. “È una pandemia quella dei satanisti!” si grida, e il regno del presagio si fa condanna, tanto crudele da farci chiedere: e se fosse tutto vero?

Come una macchia di Rorschach, Road to Black si muove tra realtà e fiction, ricreando un caso ideale che potrebbe non essere mai esistito e raccontando il profondo legame tra l’uomo e il Male. Le immagini diventano un ponte tra immaginario e verità, portandoci a percepire come reali eventi mai accaduti. Il progetto esplora il Satanic Panic, con migliaia di casi di presunti abusi rituali satanici che negli anni ’80 e ’90 hanno sconvolto il mondo, generando errori giudiziari così assurdi da sembrare inventati.
Ma nulla appare più vero della realtà plasmata dalla nostra mente.

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