Matteo Suffritti (Italia, 1978) è un artista e fotografo milanese che ha alle spalle studi di grafica e di tecnica pubblicitaria e una lunga esperienza nel campo della fotoincisione.
Ha esposto in diverse città italiane in mostre collettive e personali.
L’artista crea delle foto-installazioni utilizzando l’immagine fotografica e diversi materiali (metalli, plastiche, luci ed elementi naturali).
La sua ricerca si divide in due filoni principali: quello delle tematiche sociali, ambientali e antropiche e quello dei ricordi più intimi, personali e sensazioni a lui care.
Fronte e Retro
Generalmente consideriamo l’immagine fotografica bidimensionale, ossia un’immagine analogica o digitale riprodotta su un supporto. Quello che guardiamo, quindi, è solo il fronte del supporto, mentre il retro rimane tra una cornice e il passe-partout.
L’intento del progetto è quello di mostrare metaforicamente un “retro” della fotografia, andando ben oltre lo spazio delimitato dall’immagine. Attorno a essa, infatti, si considera uno spazio tridimensionale in cui il fronte, oltre a mostrare il lato nascosto, dialoga anche con l’ambiente circostante.
Il confine che si verifica è in sostanza il punto in cui finisce l’immagine fotografica e il punto in cui iniziano lo spazio e la materia. In questo senso ogni opera, benché indipendente e con una propria tematica, si rapporta con l’altra mostrando un’idea di fotografia che va ben oltre l’immagine bidimensionale.